Adagiata sulle sponde occidentali dell’Africa Centrale, la Guinea Equatoriale è composta da una piccola parte continentale, stretta tra il Camerun ed il Gabon, e numerose isole, tra le quali Bioko dove sorge la capitale Malabo, e Annobon, decentrata a sud di Sao Tomè e Principe.
Unico Paese del Continente dove lo spagnolo è la lingua ufficiale, la Guinea Equatoriale è una delle destinazioni meno visitate in assoluto al mondo, ma a torto, in quanto è caratterizzata da un’incredibile varietà paesaggistica e naturalistica.
Nella fitta foresta del Parco Nazionale del Monte Alen, si nascondono elefanti, gorilla, bufali e leopardi, oltre ai meno conosciuti maki ursino di Calabar, i curiosi potto, i galagone dalle unghie ad ago e il cercocebo dal collare.
Nella zona delle mangrovie dell’estuario del Rio Muni, si possono invece avvistare lamantini ed enormi rane golia, mentre sulle spiagge di Rio Campo e Ureca, a Bioko, sono ben quattro le specie di tartarughe che vengono a deporre le uova. O ancora, intorno all’isola di Annobon, durante la stagione estiva è estremamente facile avvistare balene megattere, che vengono ad amoreggiare tra queste acque incontaminate, e delfini che guizzano festosi in prossimità della costa.
Le isole sono quanto di più idilliaco ci si possa aspettare da distese di spiagge selvagge, alcune di sabbia bianca orlate di palme ed altre di sabbia nera vulcanica. La paradisiaca Arena Blanca di Bioko e quella di Corisco, ma anche la Playa de Amor di Annobon, sono certamente tra le più incontaminate ed isolate.
Le possibilità di percorsi naturalistici sono molteplici, dai trekking sul Pico Basile ed il cratere Luba a Bioko, alle pendici vulcaniche di Annobon, fino al lago Mazafim, o ancora verso l’intricata foresta del Monte Alen, dove le guide si fanno strada a colpi di machete, tra la fitta vegetazione che tutto avvolge.
La piccola isola di Bioko non ospita solamente la capitale del paese, Malabo, divisa tra architettura coloniale e moderni edifici, ma ospita anche foresta pluviale, savana, picchi vulcanici e spiagge idilliache dove incontrare le tartarughe. L’isola di Bioko, al largo delle coste del Camerun, ben più a nord della parte continentale della Guinea Equatoriale, è un curioso mix di piccoli villaggi con chiese coloniali spagnole, una fitta foresta pluviale, rari animali selvatici e piattaforme petrolifere.
Malabo è una sintesi di questi contrasti, dove convivono la gotica Cattedrale di Santa Isabella, iniziata durante il dominio spagnolo nel 1887, le pompose ville della nuova classe dirigente ed i moderni edifici di banche e compagnie petrolifere.
A poca distanza dalla capitale, si trova la montagna vulcanica conosciuta come Pico de Basile, oltre i 3.000 metri di altitudine, che è il punto più alto dell’isola, mentre più a sud si trova il cratere Luba, eccezionale riserva ricca di specie endemiche di piante ed animali, come il famoso colobo rosso di Pennant. Spostandosi verso il centro, si incontra la magnifica spiaggia Arena Blanca vicino Luba, prima di arrivare al Moka Wildlife Center, punto di inizio di una serie di passeggiate e trekking nella provincia di Bioko Sur.
E per finire, sulla punta sud dell’isola, si arriva ad Ureca, uno dei posti con una maggiore pluviometria del continente con i suoi 10.450 millimetri per anno, ma dove si viene ricompensati dalle magnifiche bellezze naturali: la cascata del fiume Eola, che dalla giungla si getta direttamente in mare, le spiagge di sabbia vulcanica nera, con onde ideali per i surfisti, e ben quattro specie di tartarughe (verde dell’Atlantico, liuto, embricata e oliva) che vi depongono le uova tra Novembre e Gennaio.
Bata, città più grande anche della capitale Malabo, è la base di partenza per andare alla scoperta della parte continentale del Paese, dominata da tre parchi di assoluto interesse: il Rio Campo Nature Reserve, il Monte Alen National Park ed il Rio Muni Natural Reserve.
La cittadina di Bata, adagiata a poca distanza da alcune delle spiagge più belle e più ‘’deserte’’ del continente, è il principale centro abitato del Paese, grazie al suo clima mite e piacevole rispetto alla umida Malabo, ed è il centro logistico privilegiato per raggiungere le principali attrazioni delle regioni continentali.
La riserva di Rio Campo, separata dal Camerun dal fiume Ntem, è particolarmente interessante tra Dicembre e Febbraio, quando le tartarughe vengono sulle sue spiagge per deporre le uova, ma durante tutto l’anno sarà possibile apprezzare gli avvistamenti di ippopotami e le enormi rane golia (lunghe anche 80 centimetri a zampe distese e con un peso fino a 3 chilogrammi).
Il parco nazionale del Monte Alen, che copre una superficie di oltre 2.000 chilometri quadrati, è il paradiso per gli avventurieri: di fatti nessuna struttura turistica o percorso tracciato è presente all’interno di questa fitta foresta tropicale, che conserva al suo interno elefanti, gorilla, bufali e leopardi.
La riserva dell’estuario del Rio Muni è un’area umida protetta di 700 chilometri quadrati, costituita dall’habitat della mangrovia, da esplorare in barca partendo dai villaggi di Acalayong o Cogo, alla ricerca di lamantini, coccodrilli e numerosi uccelli. La foresta dell’interno offre incredibili possibilità di avvistamento, quali il maki ursino di Calabar, il potto, il galagone dalle unghie ad ago ed il cercocebo dal collare.
Al largo dell’estuario del Rio Muni e delle coste del Gabon, si trovano una serie di isole idilliache, ideali per approfittare di in un mare incontaminato e spiagge deserte, ma anche per scoprire vestigia coloniali e avvistare le balene megattere.
L’isola di Corisco, conosciuta localmente come Mandji, si trova a 44 chilometri al largo di Cogo, con splendide ed isolate spiagge orlate di palme, tra cui spicca Arena Blanca nel sud-est. Solamente due hotel sono presenti nell’intera isola, l’aeroporto è parzialmente operativo (inaugurato nel 2011, manca ancora una torre di controllo per avviare i voli commerciali), l’elettricità è disponibile solamente tramite generatore e il segnale telefonico praticamente assente…ideale per chi vuole rilassarsi lontano da tutto!
Le isole di Elobey Grande e Elobey Chico sono le più vicine all’estuario del Rio Muni, a circa 10 chilometri dalla costa. Sono coperte di una fitta foresta tropicale ed inabitate, ad eccezione dei pescatori che si accampano sulle loro sponde. Queste due isole conservano delle interessanti rovine coloniali, sia spagnole, sia inglesi che olandesi.
A più di 480 chilometri da Corisco, e a sud di Sao Tome e Principe, l’isola di Annobon è un antico vulcano estinto, abitato da poche centinaia di persone che parlano il Fa’ d’Ambo, un creolo portoghese. Oltre alle magnifiche spiagge, tra cui spicca Playa de Amor, sull’isola si possono effettuare interessanti trekking sulle pendici vulcaniche fino al lago Mazafim, oppure, tra Luglio ed Agosto, uscire in barca sull’Atlantico per avvistare le balene megattere, numerose in queste acque.
Le esperienze imperdibili:
- Foreste vergini, spiagge tropicali.
- Perfetto mix di cultura, relax e avventura.
- Escursione al Parco Nazionale Monte Alen: foreste pluviali, cascate, gorilla e molte altre specie animale.
- Esperienze di cultura locale tradizionale.
- Alla scoperta di Corisco e delle sue spiagge incontaminate.
- Visita alle rovine del monastero di Corisco.
Clima: La Guinea Equatoriale è un Paese dell’Africa centro-occidentale.
Il paese è costituito da un territorio continentale (Río Muni, che è delimitato dal Camerun a nord, e dal Gabon a sud-est), e cinque piccole isole: Bioko, Corisco, Annobón, Elico Chico e Elobey Grande.
Bioko, che ospita la capitale Malabo, si trova a circa 40 chilometri dalla costa del Camerun.
L’isola di Annobón è di circa 350 chilometri a ovest-sud-ovest di Cape Lopez in Gabon.
Corisco e le due isole Elobey si trovano nella baia di Corisco, al confine di Río Muni e Gabon.
Il clima è tropicale con una temperatura media annuale di circa 25 °C: sono più elevate da gennaio a maggio, mentre sono più basse da luglio a settembre, quando scendono fino a circa 27/28 gradi nella parte continentale, mentre rimangono leggermente più elevate nelle isole.
Le piogge sono abbondanti (ma non superano i 2 005 mm), e le stagioni piovose sono invertite tra il continente e l’isola di Bioko.
Requisiti d'ingresso in Guinea Equatoriale: Necessario passaporto in corso di validità.
E' necessario il visto d'ingresso da richiedere presso l'Ambasciata o il consolato della Guinea in Italia.
All’arrivo nel Paese, è richiesta una foto da parte della polizia di frontiera.
Non è possibile di regola ottenere un visto d’ingresso in aeroporto.
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno, provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia.
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